É uno stato biologico età-dipendente caratterizzato da ridotta resistenza agli stress, secondario al declino cumulativo di piú sistemi fisiologici e correlato a comorbilità, disabilità, rischio di istituzionalizzazione e mortalità.
Riconoscere le caratteristiche biologiche della Fragilità età-correlata e comprendere le sue determinanti fisiopatologiche É stato al centro della ricerca gerontologica degli ultimi anni; in particolare, la ricerca si É concentrata sull’identificazione di marcatori biologici che permettano uno screening della fragilità in fase precoce quando le possibilità di prevenzione e di intervento hanno maggiore probabilità di successo.
La condizione di fragilità dal punto di vista clinico É quella che si lascia caratterizzare da:
Lo stress, acuto e cronico, la depressione, la diminuzione dell’apporto proteico e di micronutrienti nella dieta, possono scatenare e accelerare la fragilità.
Per diagnosticare la fragilità nell’anziano si possono determinare dei parametri specifici, quali:
La fragilità É osservata quando sono presenti almeno 3 dei 5 item riportati. Quando sono presenti 1 o 2 item si puó considerare pre-frail.
La sarcopenia É ritenuta l’elemento principale della fragilità. É la complicanza clinica funzionale, multidimensionale, piú importante della malnutrizione in età geriatrica; É una sindrome caratterizzata dalla progressiva e generalizzata perdita della massa e della forza muscolare scheletrica, con conseguente situazione di fragilità dell’individuo. Rappresenta un potente fattore di rischio per lo sviluppo di eventi negativi correlati alla salute negli anziani, quali rischio di cadute e fratture, incapacità di svolgere attività quotidiane, disabilità e scarsa qualità di vita.
In un soggetto con sarcopenia possono essere coinvolti diversi meccanismi, riconoscendo questi e le loro cause sottostanti si puó prevedere con facilità la progettazione di studi di intervento che mirano a contrastare l’avanzamento di questa malattia.
Diversi fattori endogeni ed esogeni possono influenzare la capacità dell’organismo di mantenere l’omeostasi proteica:
Sulla base della valutazione clinica e strumentale viene impostato un piano di trattamento composto da:
La fragilità É osservata quando sono presenti almeno 3 dei 5 item riportati. Quando sono presenti 1 o 2 item si puó considerare pre-frail.
Prodotto DMMF FOORDAR PHARMA per l’anziano fragile e le sue patologie: MIOAMIN SILVER, Alimento a Fini Medici Speciali a base di amminoacidi e vitamine.
Grazie alla sua specifica composizione a base di amminoacidi, con un’elevata concentrazione di quelli ramificati, ed aggiunta di arginina, vitamine (B1, B6, C, D), zinco e HMB, É indicato per la gestione dietetica di soggetti malnutriti o a rischio malnutrizione; aumenta la massa magra, incrementa la forza muscolare e riduce i tempi di cicatrizzazione e di guarigione di ferite chirurgiche e ulcere da pressione.
La cachessia è una malattia degenerativa che comporta la perdita sia del tessuto adiposo che della massa muscolare scheletrica, portando ad anoressia, perdita di peso, affaticamento, compromissione della funzionalità neurologica e motoria, e la riduzione del tempo di sopravvivenza.
La cachessia può essere espressione di diverse condizioni:
L’eziologia della cachessia da cancro è complessa e comporta non solo una riduzione dell’apporto di nutrienti, ma anche alterazioni metaboliche indotte dal tumore, tra cui aumentato consumo energetico a riposo; perdita di massa muscolare, risultante dall’aumentata proteolisi e ridotta sintesi proteica; perdita di massa grassa per aumentata lipolisi; ridotto introito di substrati energetici con la dieta, in conseguenza di sintomi come anoressia, nausea e vomito; difficile utilizzazione del glucosio neoformato per ipoinsulinemia e/o resistenza periferica all’insulina; stress ossidativo, con conseguente danno a carico del DNA delle lipoproteine di membrana e degli enzimi e coenzimi centrali che regolano le principali vie metaboliche cellulari.
Esistono delle cause secondarie, come: alterazioni dell’integrità e funzionalità del tratto gastro-enterico, malassorbimento intestinale da sindromi post-chirurgiche, tossicità dei trattamenti chemio-terapici, dolore e depressione incontrollati.
Gli aspetti caratterizzanti la cachessia neoplastica sono comunemente la perdita di peso (soprattutto di massa muscolare) e l’infiammazione. Ad essi sono associati i sintomi del paziente cachettico quali astenia, anoressia, anemia, fatigue che contribuiscono al quadro clinico complesso e alla compromissione della qualità di vita del paziente.
Mioamin Effe si inserisce con novità di proposta e di composizione (formulazione) nel mondo della Supportive Care del paziente immunocompromesso, nelle patologie degenerative croniche ed in oncologia per contrastare la fatigue (Cancer Related Fatigue) del paziente neopastico sottoposto a interventi chirurgici importanti ed a cicli di chemio-radioterapia che, a volte, devono essere interrotti o ripetuti a causa degli inevitabili e invalidanti effetti collaterali.
È costituito da una miscela, unica e innovativa, di ingredienti che sinergicamente – con una ottimale compliance al trattamento – svolgono un’azione mirata all’aumento del peso corporeo, della massa magra e della forza muscolare al fine di migliorare la qualità di vita di pazienti neoplastici, immunocompromessi e con patologie degenerative croniche.
Non si tratta, quindi, di un semplice integratore ma più correttamente di un “modulatore fisiologico” notificato ed approvato per “il trattamento dietetico di soggetti affetti da malnutrizione con grave deficit anabolico e proteico”.
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